Testimonizanza Famiglia (di Mario Orione)

Testimonizanza Famiglia (di Mario Orione)

Mi è stato chiesto di portare una testimonianza della mia vacanza con l’associazione Amici di Paideia. Non di descrivere in che cosa consiste, ma che cosa ha significato per me e per la mia famiglia.

Tutto ha origine quando per la prima volta mi era stata prospettata, ormai diversi anni fa, l’opportunità della vacanza con la Fondazione Paideia, e ricordo che la mia reazione era stata di freddezza e scetticismo… L’idea di una vacanza fra soli disabili, appartenenti a famiglie a me sconosciute, non mi sembrava esattamente “my idea of fun”…

E invece, era davvero valsa la pena di rinunciare per una settimana al mio mare, ai miei viaggi, alla mia barca e a tutto il mio piccolo mondo, per vivere un’esperienza unica. Unica al punto che fu spontaneo per me chiedermi: come posso perpetuare questa esperienza, e nello stesso tempo restituire parte di quello che ho avuto?

Ed ecco l’Associazione Amici di Paideia: famiglie che si uniscono, che si autogestiscono, che ne raccolgono altre per organizzare vacanze, giornate ricreative, momenti formativi, insomma in una parola sola: solidarietà sociale.

E anche quest’anno siamo andati in vacanza, dopo lunghi preparativi e complessa organizzazione… qualche famiglia era già conosciuta, qualcuna era nuova e più timida, ma siamo stati bravi a coinvolgerla. Perché la disabilità è anche questo: recuperare quel diritto negato alla felicità, all’amicizia e alla condivisione.

E poi, ci sono i volontari… Giovanissimi come Federica, che ha appena compiuto 18 anni, “veterani” come Angela Lorena e Doriana, stimati professionisti come Marzia e Simone, e addirittura un universitario come Roberto, che rimarrà talmente colpito dall’esperienza con noi da decidere di modificare il suo piano di studi orientandolo verso il terzo settore… Un miracolo che si ripete ogni anno, quello di persone che dedicano agli altri una settimana delle proprie vacanze, che per tutti loro, come per tutti noi, si trasforma magicamente in una vera “idea of fun”.

E allora cos’è per me il progetto “una famiglia disabile in vacanza”? Significa che il dolore bussa alla nostra porta, ma almeno per una settimana all’anno gli sappiamo rispondere: “Non oggi!”